lunedì 22 settembre 2008

Ramses il costruttore




Ramses cercò di dimostrare tutta la sua potenza anche attraverso la costruzione di enormi opere architettoniche. Ecco allora che nei templi fecero la loro comparsa statue e colonne di dimensioni colossali, decorate di geroglifici e disegni stilizzati. Tutto era finalizzato a sacralizzare le imprese del sovrano.
Durante il suo lunghissimo regno, Ramses portò a termine le opere iniziate dal padre. Riempì l'Egitto di statue in suo onore nel tentativo di rafforzare l'aspetto divino della sua regalità.

Non si fece scrupoli a distruggere i monumenti più antichi. Alcuni furono restaurati e vi fu apposto il cartiglio recante il suo nome, altri furono smantellati per fungere da magazzino di materie prime. Dalla piramide di Chefren (Giza), vennero prelevati interi blocchi di granito per edificare il basamento del grande tempio di Ptah a Menfi.


Ramses fondò una nuova capitale: PI RAMSES (la casa di Ramses), dove trasferì la sua residenza.
La città sorse sull'antica Avaris, nel delta orientale del Nilo.
La gloria di Pi Ramses si oscurò quando i Faraoni della XXI dinastia decisero di spostare la capitale a Tanis.
Si ritiene che si trovi nella zona dove oggi sorge il villaggio di Quantir. Lì vennero scoperte tegole e altri manufatti in cui erano intagliati i nomi di Sethi e Ramses.
Dagli anni '70 archeologi austriaci sono al lavoro. Sono state ritrovate le fondamenta di un tempio, di un cimitero e di abitazioni private.

L'opera più grandiosa di Ramses rimane comunque il RAMESSEO . Venne edificato sulla riva sinistra del Nilo, nella regione tebana. Lungo 300 metri e largo 195. Si trattava di una sorta di cittadella religiosa dato che era costituito da un tempio principale, alcune abitazioni, botteghe, magazzini e una scuola di scribi: la "Casa della Vita". Il tutto era circondato da una cinta muraria. Il Ramesseum non era destinato ad ospitare il corpo del Faraone dopo la sua morte, bensì a celebrarvi cerimonie legate al suo culto.
Oggi del grande tempio è sopravvissuto solo un cortile.

Per la costruzione dei templi di Luxor e Karnak, Ramses svolse egli stesso il ruolo di supervisore dei lavori. Sui piloni del tempio di Luxor vengono descritti gli episodi della guerra contro gli ittiti e della vittoria di Ramses sul nemico. A Karnak volle la creazione di un lago sacro le cui acque rappresentavano il luogo da cui erano nate tutte le forme di vita.

L'opera forse più conosciuta di Ramses è il tempio di ABU SIMBEL. Quattro colossali statue scolpite nella roccia che raffigurano il Faraone fanno da guardia all'ingresso del tempio, che era dedicato a tre grandi dei : AMON, RA e PTAH. In realtà il santuario celebrava in tutto e per tutto Ramses.
Abu Simbel si trova nell'Egitto meridionale, lungo il fiume Nilo, a sud della città di Assuan. Venne ritrovato nel 1813 dallo studioso svizzero Burckhardt. Rimase inviolato per altri quatro anni, finchè l'italiano Belzoni riuscì finalmente a farsi strada tra la sabbia e a mettere piede nel santuario.
Nel 1960, il presidente egiziano Nasser cominciò i lavori per la costruzione della diga di Assuan.Il tempio rischiò di essere sommerso dalla creazione di un lago artificiale. L'Unesco lanciò un grido d'allarme. Una vera e propria campagna di salvataggio coinvolse 113 paesi. Il progetto prevedeva che il tempio fosse smontato in tanti pezzi e trasportato e ricostruito 180 metri nell'entroterra . Ci vollero cinque anni di lavoro e ben duemila uomini, ma Abu Simbel fu ricostruito esattamente com'era in origine.

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